Ieri mattina, nell’Aula Magna dell’ITCG “M. Rapisardi”, lo scrittore Francesco Gungui ha incontrato più di 250 studenti per presentare il suo ultimo libro “Inferno”, primo volume della trilogia Canti delle terre divise.
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“Come sarà il mondo nel 2100?” Come evolveranno le telecomunicazioni? Quali fonti di energia si useranno? Quale sarà l’evoluzione della crisi economico-sociale dell’Occidente industrializzato e quali forme di governo saranno privilegiate? Quale sarà il rapporto tra i ricchi e i poveri?
Questi gli interrogativi cui ha risposto la forza inventiva di Francesco Gungui nell’elaborazione della trilogia. Gli studenti intervenuti hanno potuto apprezzare, dal racconto in prima persona dell’autore, la genesi del romanzo, il processo creativo della scrittura, il confronto con l’Inferno dantesco, l’utopia e la distopia in letteratura e nel cinema.
Stimolat
o dalle domande dei ragazzi, lo scrittore ha anche raccontato le tappe della sua sua carriera, iniziata all’età di soli nove anni. Il successo, però, lo ha raggiunto a 24 anni con la pubblicazione di “Io ho fame adesso! Come sopravvivere ad un frigorifero deserto“, un libro di ricette “romanzate”.
Gungui ha spiegato, infatti, come, essendo andato a vivere da solo all’età di 19 anni e mantenendosi con un lavoro da barista, abbia spesso avuto il frigorifero deserto. Esperienza preziosa che gli ha fornito l’ispirazione per un libro. Sempre per chi vive da solo ha scritto anche un altro volume pubblicato nel 2007 “Nel catalogo c’è tutto “.

I successivi romanzi di Gungui hanno avuto come tema delle storie verosimili e sono tradotti oggi in quindici lingue. Oltre a scrivere, Gungui lavora come editor e legge quindi i manoscritti per scegliere le opere degne di pubblicazione. Ha così suggerito alcune raccomandazioni ad una studentessa che gli ha chiesto come si fa a scrivere un libro:
– scrivere ogni giorno
– leggere molto
– non frequentare una scuola di scrittura!
L’ingrediente più importante è, però, avere una bella storia da raccontare, avvincente ed entusiasmante e con una trama riassumibile in 15 secondi.
Ha consigliato a chi volesse cimentarsi nell’esperienza della scrittura di non pubblicare subito ma di far leggere i propri scritti agli amici e di chiedere loro due giudizi positivi e due giudizi negativi. Infine, fare incontrare gli amici per un dibattito sui pregi e difetti dello scritto.
Ha anche suggerito un libro ritenuto fondamentale per scrivere una storia avvincente che è “Il viaggio dell’eroe” di Chris Vogler.

Durante la seconda parte della mattinata, lo scrittore ha incontrato una delegazione di studenti delle scuole medie Rosso di San Secondo, Pietro Leone e Filippo Cordova. Gli alunni, opportunamente preparati all’incontro dalle insegnanti di italiano, hanno instaurato sin dall’inizio un dialogo molto diretto e disinibito con Francesco Gungui, tempestandolo di domande pertinenti e che lasciavano intendere la lettura molto accurata dei primi due capitoli del libro.
Gungui ha risposto ad ogni singola domanda, fornendo suggerimenti su come si scrive un romanzo, come migliorare il processo di scrittura, sui tratti autobiografici del protagonista, perché avesse scelto la forma di governo dell’oligarchia per il suo “Inferno”. Lo scrittore ha puntato a far riflettere gli studenti sul valore inestimabile della partecipazione attiva alla vita democratica attraverso le elezioni, nonché sulle differenze economiche e sociali esistenti già oggi tra una ragazza di Beverly Hills e un ragazzo di Bombay: una riflessione sul valore metaforico dei mondi descritti nel libro che difficilmente i giovani allievi dimenticheranno.
La mattinata si è conclusa con l’assalto all’autore per un autografo e la promessa che in primavera tornerà per presentare gli altri due volumi della trilogia!
L’incontro è stato organizzato per celebrare il mese internazionale delle biblioteche scolastiche.
La BIblioteca del Rapisardi si impegna a rinnovare inziative come quella di oggi che ha suscitato così tanto interesse tra gli studenti intervenuti.
Il nostro grazie a tutti quanti hanno collaborato alla riuscita dell’evento!
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